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Subacquei junior

 

 

Subacquei junior

 

piccoli per taglia grandi per capacità e simpatia L’attività subacquea dagli 8 ai 15 anni: divertimento assoluto in totale sicurezza

 

di Elena Luini - Pino Farè

con il contributo di

Eugenia Trotti e Franco Bottini

 

Questo lavoro, scritto a più mani, è il frutto di una esperienza maturata dopo anni di attività rivolta specificatamente ai bimbi. L’obiettivo che ci prefiggiamo è quello di contribuire a meglio delineare i contorni dell’attività subacquea per i più piccoli, ovvero per i giovani tra gli otto e i quindici anni. In realtà dovremo suddividere molti argomenti in due tipologie distinte, fino ai dieci anni considereremo possibili solo immersioni in piscina o bacini delimitati, a profondità ridottissime.

 

Per i più grandi le attività in acqua saranno le stesse previste per gli adulti, anche se soggette a limitazioni di profondità massima e obbligatoriamente effettuate con professionisti abilitati.

 

Spesso chi opera con sub in giovane età trova scarsi riferimenti, in molti casi basati esclusivamente su argomenti legati ai margini di sicurezza, alle profondità operative e agli aspetti fisiologici che l’attività subacquea può avere sull’organismo dei più piccoli. Ovviamente tutto quanto trattato in questo ambito è assolutamente fondamentale per con sentire a tutti di svolgere immersioni sicure, piacevoli e lontano da possibili pericoli. Ne faremo ampio cenno in quanto riteniamo che nulla possa prescindere da tali considerazioni e indicazioni.

Vogliamo però mettere in risalto anche gli altri aspetti legati all’attività subacquea svolta con quelli che, comunemente, sono chiamati “minisub”. Non amiamo questa definizione: spesso questi subacquei sono “mini” solo per la corporatura, ma non sicuramente per capacità e simpatia.

 

Vi racconteremo di come il divertimento può diventare la leva per fare imparare a bimbi davvero piccoli come muoversi sotto il pelo dell’acqua, scopriremo che questo avverrà con facilità e naturalezza sorprendenti.

 

Anche i genitori con le loro perplessità o paure, assolutamente comprensibili, potranno trarre spunto dagli argomenti che riguardano tali aspetti. Abbiamo voluto inserire anche qualche spunto legato alla psicologia; riteniamo infatti che le paure dei giovani sub, ma anche e soprattutto dei loro genitori, debbano essere spiegate.

 

Istruttori e organizzatori di corsi potranno trovare utili suggerimenti per rendere più gradevoli le immersioni sia ai sub, che a genitori ed amici, spesso costretti ad assistere alle immersioni dalla superficie. Proprio agli operatori sono rivolti gli spunti legati ai supporti didattici, alle schede rivelatesi molto utili nella nostra esperienza, ai giochi che sono fondamentali per trasformare ogni immersione in puro divertimento.

 

Non mancheranno anche le indicazioni legate alla conduzione dei corsi, in particolare per quanto attiene le attività in acque libere, soprattutto per ciò che riguarda la sicurezza e gli aspetti ludici.

 

Ci siamo permessi di introdurre alcune brevi indicazioni riguardanti la disabilità, consideriamo infatti l’attività subacquea un ottimo ambito nel quale operare anche con persone disabili.

 

In appendice sono stati riportati esempi di schede e log (registro immersioni), giochi e loro utilizzo, supporti utili a rendere divertenti ma efficaci le attività in acqua.

 

Autori: Elena Luini - Pino Farè

con il contributo di Eugenia Trotti e Franco Bottini

 

Prefazione di Bruno Galli

Presidente Nazionale

FIAS Federazione Italiana Attività Subacquee

 

Contributi di Lorena Baroffio e Maurizio Cucco

Illustrazioni Clara Cova

 

100 pagine

66 foto e disegni

22 proposte di attività in acqua e giochi subacquei

 
 
     
     
 

Pino Farè fare.pino@alice.it