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L’autunno è una stagione speciale, lento ma inesorabile passaggio tra la
vitalità estiva e la quiete immobile dell’inverno. Uno sbiadire dei colori di
alberi e piante,
che
mutano sorprendentemente di toni al passare dei giorni. Ottobre dalle nostre
parti è il mese migliore per ammirare a pieno questa sinfonia dei colori,
sorbendone i profumi e gli umori, passeggiando tra prati, boschi e parchi … E’
così che è nata l’idea di questo speciale dedicato all’autunno, con ben tre
proposte di brevi passeggiate per contemplare questo spettacolo stagionale che
ogni anno sempre ci sorprende …
niziamo con un itinerario “cittadino”: l’autunno colto a passeggio nel
parco di Villa Toeplitz, I sito a Sant’Ambrogio sopra Varese. La villa e il
grande parco, prima di essere donati al Comune di Varese,
erano di proprietà del ricco banchiere di origine morava Giuseppe Toeplitz che
morì a metà degli anni Trenta. Oggi la villa è sede alquanto periferica
dell’Università dell’Insubria e il parco ancora rispecchia con il suo stile
“all’italiana” la raffinata armonia di architetture e piante, secondo il disegno
con cui era stato concepito. Sono presenti numerosi alberi secolari che spiccano
per la loro imponenza: splendidi aceri canadesi, querce, cedri del libano ma
anche ornamentali lagestroemie che si tingono in questa stagione di rosso
fiamma, e uno straordinario esemplare di gingko biloba che ci appare con le sue
originali foglie a ventaglio tinte di un giallo intensissimo… Lo spettacolo dei
colori è davvero unico e spero che queste mie foto riescano in qualche modo a
rendere il fascino di questa passeggiata.
Da
Sant’Ambrogio proseguiamo percorrendo la strada provinciale 62 fino al paesino
di Brinzio, più volte da me citato in altri contesti su questo sito.
Pur
distando davvero pochissimi chilometri dal centro di Varese, Brinzio ci regala
una variante quasi montana della natura autunnale. Il borgo e gli attigui ampi
prati sono coronati da un lato dal massiccio del Campo dei Fiori, dall’altro dal
Monte Martica, entrambi fittissimi di boschi dai colori variegati e intensi.
Le immagini che qui propongo colgono Brinzio in due momenti della giornata: in
una tarda mattinata di sole e cielo turchino e durante una passeggiata
pomeridiana lungo un sentiero che sale dolcemente tra castagni e faggi, proprio
alle spalle del paese. Il contrasto dei colori, che si compongono in un puzzle
di tonalità diverse, dona a chi passeggia un senso di intima serenità e di
quiete …
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E’ ormai il tardo pomeriggio quando
si scende verso il paese: il tempo per scattare un’ultima foto dall’alto
e cogliere il bel campanile e il suo borgo tranquillo, con i primi
comignoli che svaporano lenti, ormai da tanti autunni, il fumo del
camino domestico. |
Per concludere le mie proposte di
passeggiate autunnali, ecco un’idea per trascorrere un piacevole
pomeriggio, stavolta prediligendo una meta assolutamente inedita:
percorrendo da Varese la strada statale 394 verso Luino, a Mesenzana si
imbocca la strada che sale un po’ tortuosa attraversando Brissago
Valtravaglia, Gesola fino al piccolo paesino di San Michele, sospeso a
quota 822 m. tra le valli del Luinese e il lago Maggiore. |
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Intorno solo poche case di montagna e
una piccola chiesa vero gioiello d’arte romanica: al suo interno si
possono ammirare i resti di affreschi risalenti all’XI secolo. Lasciata
l’auto, dalla chiesa si sale a piedi lungo un’ampia mulattiera per circa
40 minuti, godendo di un panorama impareggiabile del lago, d’un azzurro
intenso e antico e velato solo da una leggera bava d’umidità. |
Alte e snelle betulle, faggi e
castagni segnano il percorso, stagliandosi verso l’azzurro intenso del
cielo con i loro colori accesi. Ecco infine la bella terrazza naturale
del Belvedere (m.930) che domina il lago con un’ampia panoramica sulla
nobile sponda piemontese, verso nord e la Svizzera. Il giallo intenso
dei rami di betulla, le sue bianche eleganti cortecce e le fronde
languide dei larici che stanno mutando di tono, dal verde al ruggine,
costringono a una sosta e a attimi di assoluto silenzio … |
Spero
che questo mio piccolo contributo vi abbia regalato un po’ del sapore
dolcissimo di un “millefoglie autunnale”.
Sara
Sinigaglia
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